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Je
t'aime, moi non plus
la
prima canzone erotica d'autore
La musica originale di Je t'aime... moi non plus e
il
testo della canzone
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Fino
al fatidico giorno in cui Serge Gainsbourg e Jane Birkin non registrarono
quello storico Je t'aime
moi non plus, la musica non aveva
pubblicamente mai parlato esplicitamente di sesso (i riferimenti
c'erano sempre stati, più o meno
)
Fu
la Francia, terra di amor profano, a rompere il ghiaccio e naturalmente
a dare scandalo. Era il 29 maggio del '69 (mai anno fu più
appropriato
).
In
Italia furono venduti 37 milioni di 45 giri: ma sarebbero stati
molti di più se il maggior successo di quella stagione
non fosse stato stato sequestrato appena tre mesi dopo, in agosto.
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Lautore
birichino era Serge Gainsbourg e, malgrado a Parigi fosse già
da un buon decennio il simbolo della trasgressione, il disco
arrivò camuffato da con languidi suoni, da un sinuoso,
avvolgente, orecchiabilissimo riff dorgano che lasciava
a mano a mano il campo a una voce maschile e una femminile.
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Duetto
romantico, senzaltro, ma che progressivamente si spogliava
di ogni languore verbale, per svelare la sostanza molto "intima"
del dialogo fra i due: fra lei che diceva di amarlo, e lui che
rispondeva "io neppure", prendevano il sopravvento gemiti,
sospiri, ritmati trasalimenti fino allorgasmo finale ("Viens...",
intimava lui con voce calda e roca).
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Non
ci furono più dubbi: con Je taime... moi non plus
il coito, non più alluso o metaforizzato, faceva il suo
trionfale esordio discografico, spiazzando la cultura degli
struggimenti da cuore infranto e il senso cattolico del peccato.
Entrava finalmente in scena a reclamare la sua parte di piacere,
lei, la donna.
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Fu
probabilmente questo a turbare il sonno dei censori. Ma nelle
feste casalinghe dei sedicenni finiva sempre per saltare fuori
il 45 giri proibito, magari sottratto alla discoteca dun
fratello maggiore e messo sul giradischi quando i genitori, fiduciosi
ma non troppo, si ritiravano dietro la porta a vetri opachi.
La tradizione vuole che Je taime
fosse
stata scritta da Gain-Gain (così veniva chiamato Gainsbourg
dai francesi, fanatici dei nomignoli) per la sua nuova compagna,
linglese e androgina Jane Birkin.
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Sbagliato:
Je taime fu inventata da Gainsbourg qualche anno prima per
Brigitte Bardot, con cui aveva unaltalenante relazione.
Le cose andarono così: BB chiese a Serge di scrivere la
canzone damore più bella che potesse immaginare,
e lui in preda a sacro furore notturno ne buttò giù
due: Bonnie & Clyde e, appunto, Je taime. La Bardot
le incise, entusiasta, entrambe; ma poi, trasgressiva ma non troppo,
pensò che forse non era il caso di pubblicare anche la
seconda: che rimase dunque inedita fino allincontro con
la Birkin e alla fortunata cover di quel brano epocale. Col senno
di poi, si può dire che quella fu la cosa giusta: leccitazione
orgasmica di BB sarebbe stata infatti presa solo come la stravaganza
duna diva desiderosa di stupire; i sussurri di godimento
erotico duna voce sconosciuta, o quasi, davano invece forma
e suono alla rivoluzione sessuale di adolescenti senza volto.
La Bardot, comunque, fece sua quella canzone, incidendola da sola
nel 1986 quando però non faceva scandalo quasi più
nulla, di quel brano.
Secondo luogo comune: a credere alla leggenda, il disco sarebbe
la fedele registrazione di Serge e Jane mentre "lo facevano"
davvero. Lestremo realismo del "duetto" autorizza
questa interpretazione, che però la Birkin ha sempre smentito:
"Incidemmo la canzone in uno studio vicino a Marble Arch,
e per tutto il tempo Serge mi faceva segno per indicarmi i punti
in cui dovevo sospirare più forte o più piano. Era
preoccupato soprattutto dal fatto che io fossi o meno capace di
prendere le note più alte".
Maledetto e celebrato: strano destino di un artista geniale e
irregolare, sempre con la barba di tre giorni e gli occhi di chi
non dorme da tre notti, luomo che rischiò di passare
alla storia del costume per un solo successo, ma che aveva da
tempo conquistato un posto stabile nella storia della canzone.
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Monica Maggi
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