NonSoloEros:
Ho trovato la Skorpio's BDSM page una delle più complete,
equilibrate e piacevoli letture per scoprire il BDSM e i suoi
insiemi e sottoinsiemi. Oltre alla voglia di comunicare il tuo
pensiero, che cosa ti ha spinto a dedicare pagine così
accurate a questa pratica?
Skorpio:
Spesso, descrivendo i propri pensieri, li si conosce meglio. Il
mondo del BDSM è un universo così vario, sfaccettato
e denso di contraddizioni da stimolare sempre nuove riflessioni
su noi stessi e sul modo in cui viviamo i nostri desideri. Ho
messo online quelle pagine nel 1995 per conoscermi meglio. Mi
permette di esplorarmi in terza persona, e soddisfa al meglio
il mio narcisismo. Due vizi che coltivo con grande impegno.
NonSoloEros:
Descrivi il BDSM come un gioco tra adulti consapevoli, ma qual'è
il suo autentico significato e quali sono le dinamiche che motivano
tale gioco?
Skorpio:
Perchè dovrebbe esservi un "autentico significato"?
La drammatizzazione delle proprie contraddizioni, la esplorazione
dei nostri desideri intimi e del nostro modo di viverli è
in fin dei conti sempre una espressione di noi stessi. Ci si sperimenta,
ci si conosce in modo più profondo, ci si accetta. La
psicologia classica dava ai comportamenti sadomasochisti una motivazione
semplice e banale: una perversione della ricerca del piacere sessuale.
Nel sadismo ci si voleva "vendicare" e nel masochismo
si cercava la punizione come "permesso" per godere senza
peccato. Molti studi più recenti ed illuminati esplorano
differenti spiegazioni. Tra essi, apprezzo in modo particolare
il punto di vista della Dott.ssa Dorothy Hayden, quando osserva
come sovente il comportamento masochista sia una vera e propria
riscoperta di un ego più "vero" o percepito come
tale in quanto alternativa all'immagine sociale che siamo forzati
di proiettare fin da adolescenti. Indubbiamente
è una teoria affascinante, e trova non pochi riscontri.
Ma alla fin fine che cosa importa? La percezione della nostra
identità è un velo talmente leggero e volatile da
sfuggire ad ogni classificazione. Siamo ciò che siamo:
impariamo a gustarlo in modo consapevole.
NonSoloEros:
Mi trovo d'accordo con te quando parli della contraddizione dei
media, che incoraggiano gli amanti del BDSM ad uscire allo scoperto
per costringerli poi a presentarsi come "deviati" o
"perversi". Quale può essere una spiegazione
di questo atteggiamento? La solita paura nei confronti di "ciò
che non si conosce" o una scelta di negare le pulsioni umane
per immolarle sull'altare della cosiddetta "normalità"?
Skorpio:
I media non scelgono mai nulla, obbediscono alle dinamiche di
mercato. Raffigurano il BDSM ovunque perchè il BDSM e il
fetish vendono bene. Non gli danno alcuno spazio di riflessione
perché la riflessione costa fatica e la fatica non vende.
Il lato patetico della faccenda è come chi vive il BDSM
reagisca a questa assurda ghettizzazione. Anzichè pretendere
dignità per la propria passione si adegua all'immagine
stereotipa che gli viene dipinta addosso dai media. La cosiddetta
"scena BDSM" moltiplica sette e gruppi tribali in cui
gli appassionati non fanno altro che cercare conferme alla propria
identità di appartenenza. Patetici cortili pieni zeppi
di adulti regrediti a livelli infantili alla disperata ricerca
di forme di legittimazione reciproca. E queste patetiche "comunità"
riproducono a favore dei media proprio quella immagine stereotipa,
banale, penosa che i media poi riflettono e diffondono a loro
volta. E' un circolo vizioso che attira soprattutto persone prive
di personalità, in cerca di gruppi e culture in cui identificarsi.
Del resto è anche facile da comprendere: per chi fuori
del BDSM non sente nemmeno di esistere, il BDSM diventa una riscoperta
esistenziale. Se patologia c'è nel BDSM, io la trovo in
questo meccanismo.
NonSoloEros:
Come si impara a gestire questo genere di desideri inconsci e
a capire in quale misura e con quale sfumatura fanno parte di
noi? C'è chi fatica ad accettare se stesso sentendosi un
"deviato" o un "malato": come può agire
per spogliarsi da questi pregiudizi e liberarsi da queste sensazioni
negative ed errate?
Skorpio:
Nessuna società accetta la devianza. Essa svolge il ruolo
di "limite" per indicare ai suoi membri che cosa NON
devono essere. Chi scopre in sè stesso il desiderio di
"deviare" non può attendersi dalla società
altro che condanna e biasimo... al meglio tolleranza e pietismo.
Le risposte quindi vanno cercate dentro di noi. "Chi siamo"
è una domanda illusoria: siamo ciò che crediamo
di essere. Siamo "malati" e "deviati" nella
misura in cui accettiamo queste definizioni per i nostri desideri
e comportamenti. Nell'inconscio di ogni essere umano, inclusi
il Papa, Ghandi e Madre Teresa di Calcutta vi sono desideri di
distruzione, di morte, di autodistruzione. E vi sono desideri
di tipo sadomasochista. Scegliere fino a che punto conoscere queste
"ombre" del nostro lato oscuro, quanto spazio dare loro
e in che modo conciliarle con una vita civile e con la nostra
identità è un compito che costa fatica, applicazione,
onestà con noi stessi. E ovviamente è una scelta.
NonSoloEros:
Domanda provocatoria, ma puramente teorica: ti senti più
a tuo agio in un ruolo dominante o in un ruolo sottomesso?
Skorpio:
Riguardo ai ruoli: un aspetto sostanziale che spesso viene banalizzato
riguardo ai ruoli riguarda la loro stessa essenza. Si può
essere "sottomessi" o "dominanti" solo in
relazione a qualcun altro. Le fantasie feticiste (totemiche) non
comportano una condizione di sottomissione o dominazione perchè
riguardano solo noi stessi. In esse siamo al tempo stesso sottomessi
e dominanti. Quando queste fantasie vengono condivise con un'altra
persona, occorre necessariamente rifare tutti i conti con lei,
con le *sue* aspettative, attitudini, fantasie. E' solo dalla
relazione che esce il "ruolo". Chi applica la propria
fantasia al partner continua a giocare da solo, usa soltanto bambolotti
di dimensioni piuttosto grandi. Riguardo
a me: di norma non rispondo a domande sulla mia vita privata.
I vissuti BDSM sono, per me, aspetti di grande delicatezza e inestimabile
valore, per questo ne difendo la dignità con un attento
riserbo. Ma posso dire senza problemi che ho vissuto entrambi
questi ruoli con estremo piacere. In passato mi sono trovato per
molti anni quasi esclusivamente nel ruolo sottomesso, mentre da
pochi anni apprezzo talvolta anche le emozioni del ruolo dominante.
Questo a volte crea qualche difficoltà ma nessuna confusione:
questi ruoli non sono per me comportamenti "a sé".
Si esprimono solo quando trovano quelle condizioni, direi quelle
delicate alchimie di sensi, proprie di una relazione di reciprocità.
In pratica essi dipendono dal feeling che si verifica, quando
si verifica, tra me ed un'altra persona. Sono con ciascuno una
scoperta nuova, differente e unica. Come lo è il sesso,
del resto.
NonSoloEros:
In breve, quali sono i termini del gioco, i limiti oltre ai quali
non si può andare nel BDSM?
Skorpio:
Uno dei problemi del BDSM è proprio che, per sua natura,
la relazione di dominazione o sottomissione tende a raggiungere
e violare i limiti che si pone. Questo presenta il problema di
distinguere il vissuto BDSM da una relazione di puro e semplice
abuso. Per farlo sono stati stabiliti dei criteri semplici e facili
da ricordare, ovvero il famosissimo SSC (Sano Sicuro e Consensuale).
Questa triade si propone di offrire un facile e identificabile
vademecum per capire cosa è BDSM e cosa non lo è
più. Per essere BDSM, una situazione deve restare Sana
(le persone coinvolte devono essere mentalmente equilibrate e
non sotto l'effetto di droghe), Sicura (non deve procurare lesioni
gravi e indesiderate alla persona o alla sua situazione socio-familiare)
e Consensuale (tutti i coinvolti debbono essere informati su ciò
che avviene ed avere espresso valido consenso nel parteciparvi).
Anche se la maggior parte delle persone riconosce la validità
di questi principi, non poche discussioni accompagnano questi
parametri nel mondo BDSM. E' sano ad esempio fare BDSM dopo aver
bevuto tre birre? E' sicuro fare BDSM nel proprio ufficio? E'
valido il consenso di un giovane perdutamente innamorato? Di
sicuro chi pratica BDSM deve affrontare la questione dei limiti
che si pone con onestà e attenzione. Una bella fatica il
BDSM vero? Molto diverso dall'idea di scambiarsi due frustatine
come raccontano pessimi scrittori e mostrano sempre più
film di serie B...
NonSoloEros:
Risulta interessantissima la parte del tuo web-site dedicata allo
Zodiaco: se devo essere sincera, mi sono ritrovata molto nella
versione sadica del mio segno... come mai hai scelto un angolo
dedicato ai segni zodiacali, sei un appassionato?
Skorpio:
E' stato più che altro un caso. Tra l'altro quei profili
sono molto vecchi, li ho scritti un po' per scherzo nei primi
anni '90 per accompagnare la pubblicazione dei disegni dei segni
zodiacali in chiave BDSM.
NonSoloEros:
Il tuo web site raccoglie anche i tuoi disegni e le tue poesie;
a questo punto sorge spontanea una domanda: ti senti più
a tuo agio come scrittore, come poeta o come artista?
Skorpio:
Sono tutte espressioni della mia personalità - ciascuna
offre strade differenti per "essere". Scrivere richiede
di norma più riflessione, dipingere necessita di più
rinunce.
NonSoloEros:
Ci vuoi parlare del tuo libro "Mindfucking, Come fottere
la mente" sulla storia dei condizionamenti e sui metodi per
contrastarli?
Skorpio:
"Vietato leggere questo cartello" "Dovresti amarmi"
"Voglio che tu mi domini" "Disubbidiscimi!"
*Non* lo ho letto, e *non* mi ha entusiasmata"
Noi
siamo ciò che ci dice la realtà attorno a noi. La
realtà è ciò che decidiamo noi. Poi ce ne
scordiamo, appositamente. Perchè comporta una grande responsabilità
ed una altrettanto grande incertezza. Mindfucking offre qualche
spunto per rinfrescarci la memoria.
NonSoloEros:
Ultima domanda: se ti chiedessero un tuo consiglio spassionato
a chi vuole accostarsi al BDSM, che cosa risponderesti?
Skorpio:
Di non avere fretta. Di darsi sempre tempo per assaporare e digerire
ciò che vive. Di non cercare maestri e discepoli. E di
non ascoltare consigli.
Real
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