NonSoloEros:
Drive Maschile e Drive Femminile: l'analisi che di questi due
gruppi viene data all'inizio del libro, viene completamente
capovolta alla fine, attraverso un percorso che tocca tutti
gli aspetti della vita e della convivenza tra uomo e donna nei
secoli. Storia, Biologia, Psicologia, Sociologia, Psicologia
Sociale, Criminologia, Sessualità: analizzando uno per
uno queste aree e mettendole tra loro in relazione esce un quadro
tra i più completi che sia mai stato scritto. Quanto
lavoro, quanta passione e quanto tempo c'è dietro quest'opera?
Skorpio:
Ringrazio per l'implicito complimento, ma temo che sia anche
troppo ricco :) FemDom è semplicemente una analisi di
studi e dati assai noti e altri forse meno noti, sulla cui base
introduco e spiego alcune mie personalissime teorie. Gli studi
in questione non sono certo un mio prodotto, le teorie sono
in effetti il sunto necessariamente stringato e certamente incompleto
di circa un decennio di riflessioni su questi aspetti.
NonSoloEros:
Uno dei primi argomenti affrontati in FEMDOM è
la distinzione e l'educazione ai ruoli: si dimostra in poche
parole la trasmissione ai bambini di un certo ruolo necessario,
maschile o femminile, a cui attenersi. Mi consola il fatto che
anche tu la pensi a questo modo, perchè se a farlo notare
sono io, donna, passo per la "femminista" di turno. Come mai
ancora tanti negano questo dato di fatto secondo te? Questione
di incapacità di analisi, di ignoranza o di comodità?
Skorpio:
Io non credo che vi sia una sola realtà cui fare riferimento,
bensì differenti interpretazioni della realtà.
L'educazione ai ruoli è un fatto, quanto essa sia una
forzatura o al contrario la più naturale delle conseguenze
del portato genetico-culturale dei differenti generi sessuali
resta certamente una considerazione aperta a differenti punti
di vista.
NonSoloEros:
Freud attribuiva alla donna, usando parametri chiaramente e
totalmente maschili, l'invidia del pene. Tu rispondi indirettamente
in FEMDOM attribuendo all'uomo l'invidia della capacità
femminile di procreare: la donna è spontaneamente legata
alla Natura e ha un ruolo definito, ruolo che si è trasformato
col tempo; ora non è più "necessario" per la donna
essere Madre. Specularmente, il ruolo del maschio non è
più quello di proteggere e assistere la donna economicamente,
e questo ha portato per lui a una grande confusione: può
riuscire a superarla?
Skorpio:
La grande confusione non riguarda in realtà soltanto
"lui". La perdita del leading del Drive Maschile fa
riscontro ad una assunzione di questo leading da parte del Drive
Femminile, il che pone non pochi problemi ad entrambi i generi
sessuali. Il maschio non ha più i punti di riferimento
che gli erano familiari, ma questa stessa affermazione vale
anche per la donna.
Assumere un potere implica assumerne la gestione, e il peso.
Il genere femminile si trova ad affrontare un ruolo che non
gli è mai stato proprio, per il quale le donne non possiedono
millenni di esercizio. Questa crisi non è soltanto una
crisi maschile. Se possiamo superare questo mutamento, non sono
certo io a poterlo dire. Di sicuro lo possiamo cominciare ad
osservare, e cercare insieme le strade per ritrovare un equilibrio.
NonSoloEros:
L'affermazione graduale, in epoca protostorica, di divinità
maschili in sostituzione a quelle femminili come la Grande Madre,
sono state il riflesso di vari fattori, dal mutamento del tipo
di società, all'etica guerriera, al desiderio di
controllo da parte del maschio: specularmente, in epoca contemporanea,
quali sono gli elementi e i punti di riferimento che possono
aiutare a riconoscere un'inversione di tendenza e una nuova
sostituzione ai "vertici"?
Skorpio:
Vi sono due differenti livelli su cui è riscontrabile
il cambiamento in atto. Essi non
vanno confusi, a rischio di cadere nella più completa
confusione. Da un lato è un cambiamento epocale di leading,
ovvero di guida archetipa, che vede il Drive Maschile tramontare
a favore di quelle femminile. Questo livello di cambiamento
non è iniziato oggi ma riporta segni del suo manifestarsi
in epoche anche lontane, ad esempio nella nascita e nella diffusione
del cristianesimo e nella crescente sensibilizzazione verso
l'ambiente. Un altro livello del cambiamento riguarda invece
la nostra società così come la viviamo nel quotidiano.
In essa vediamo come uomini e donne stiano contemporaneamente
accettando le spinte del Drive Femminile e abbandonando le linee
guida di quello Maschile. In questo senso, anche la società
sta mutando volto e gli stessi generi sessuali stanno vivendo
uno scambio di potere. A questo livello, la crescente presenza
di donne in ruoli di potere, tanto nei vissuti privati quanto
in quelli propri della vita pubblica, sono certamente chiari
simboli del mutamento in atto.
NonSoloEros:
Nel mito greco, Tiresia è partecipe dei due sessi, e
vive un'esperienza sia da uomo che da donna: interrogato da
Zeus e da Era che gli chiedono chi tra i due sessi godesse di
più nell'atto sessuale, Tiresia risponde che la donna
gode nove volte di più dell'uomo; Era, incollerita dalla
risposta, lo acceca, mentre Zeus gli dona il potere divinatorio
e una lunga vita. Da questo mito si comprende quanto già
i greci temessero la potenza sessuale, erotica e generatrice
della femmina, timore enfatizzato sempre più fortemente
nelle epoche successive. Per questo stesso motivo la donna e
la sua sessualità sono state sempre penalizzate e ingabbiate
invece che valorizzate: il motivo è legato alla maschile
"invidia della creazione", o c'è dell'altro?
Skorpio:
L'invidia dell'utero è una invidia dai tratti assoluti,
esistenziali. Gli aspetti sessuali sono assai appetibili ma
decisamente marginali rispetto al profondo significato di questo
meccanismo inconscio, primigenio, del genere maschile. La capacità
di figliare rende la donna non solo un soggetto ma anche una
"funzione" della natura. L'uomo non ha radici. Non possiede
legami con la natura che possano anche solo lontanamente venire
paragonati ad esso. Il suo grande potere scaturisce tutto da
qui. Dalla paura e dalla assenza di un significato. Dalla necessità
di riempire un vuoto immenso e trovare un posto in questo universo.
NonSoloEros:
Il maschilismo strisciante eredità del passato esiste
ancora e si nota in tante piccole situazioni della vita di tutti
i giorni: nei luoghi comuni più famosi si sente spesso
"la donna non sa guidare", "le donne sono tutte pu**ane", "la
donna va trattata male così si innamora e cade ai tuoi
piedi" ... la lista è lunghissima. Sono luoghi comuni
che resistono e vengono trasmessi anche alle nuove generazioni:
è un tentativo disperato di impedire un cambiamento che
di fatto si sta attuando?
Skorpio:
Non prendiamo sottogamba il costume, in esso si nascondono sempre
delle verità. La perizia della donna nell'uso dei veicoli
è inferiore a quella dell'uomo, si tratta di una diversa
abilità nella percezione dei modelli di movimento tridimensionali
ampiamente certificata da studi molto rigorosi. Così
è nel fatto che le donne, tutte le donne, concedano favori
sessuali sulla base del livello di gratificazione affettiva
e di sicurezza fisica e sociale che il partner gli concede.
E così è nel fatto che la maggior parte delle
donne vivono un trasporto affettivo e sessuale intenso di fronte
ad un comportamento "di forza", mentre di rado sentono trasporto
di fronte ad un maschio che non sappia imporre la sua "virilità".
Il punto non è se questi luoghi comuni siano o meno fallaci,
quanto con che occhi queste cose si vedano. Basti per tutte
la questione della abilità nel condurre autoveicoli:
chi ha mai detto che sia così importante? Vi sono molte
alte cose assai più importanti, e piacevoli, cui pensare
senza dover applicare le proprie energie a comprendere i rumori
provenienti da un cambio...
NonSoloEros:
Nel mondo del lavoro, dati alla mano, le donne a parità
di ruolo con gli uomini sono pagate meno. Ai colloqui spesso
viene richiesta loro la fatidica domanda "vuole sposarsi e avere
figli?" che le penalizza a 360 gradi. E tantissimi uomini negano
che queste situazioni accadono rifiutandosi di crederlo. E'
un meccanismo psicologico di rifiuto della realtà, è
un "non voler vedere" per non ammettere? O la loro è
frustrazione perchè inconsciamente si sentono privati
già di troppo?
Skorpio:
Il mondo del lavoro della nostra società è un
sistema sviluppatosi secondo direttive precise del Drive Maschile.
In esso sono premiati e premianti tutti gli aspetti che discendono
direttamente dalle linee guida di questo Drive. E' quindi ovvio
che le donne ne siano penalizzate e che per esse sia assai più
complesso entrare a farne parte e in particolare assumere in
esso ruoli di potere. Ma di fatto ciò sta avvenendo,
e non perchè gli uomini siano più "buoni" o le
donne più "cattive" ma semplicemente perchè è
uno dei segnali del cambiamento di leading. In particolare,
l'intero mondo del lavoro deve venire modificato, nel tempo,
affinchè i tratti che oggi ne sono legge, modellati sul
Drive Maschile, si adeguino alle mutate condizioni. In altre
parole, la "mascolizzazione" delle donne nel mondo del lavoro
è soltanto un bizzarro fenomeno temporaneo, il cui fine
ultimo è la "femminizzazione" dell'intera struttura del
mondo del lavoro.
NonSoloEros:
Si sa, parecchie donne tra loro sono delle vere iene: non esiste
la cultura cameratesca dell'aggregazione e dell'aiuto reciproco,
e probabilmente è anche per questo che gli uomini hanno
ancora il controllo: loro si sanno aiutare tra loro e quand'è
il momento mettono da parte invidie e rancori personali per
"fare resistenza" e preservare insieme il Drive maschile. Gli
uomini, in poche parole, scelgono altri uomini. La solidarietà
femminile, ancora elemento molto raro, può essere definita
un altro retaggio del passato? E può essere superata?
Skorpio: I Drive riassumono le caratteristiche
prime, archetipe dei differenti generi sessuali. E rispondono
alle esigenze assolute dei rispettivi generi. La solidarietà
maschile, basata su precisi rituali di dominazione/sottomissione
è una semplice necessità, che non è mai
emersa nella storia per quanto riguarda il genere femminile.
Non vedrei una "gara" per ottenere il controllo tra i generi,
bensì un semplice e naturale spostamento dei poli di
riferimento.
NonSoloEros:
Da un'ultimissima ricerca attuata negli USA, le donne scelgono
sempre in maggior numero l'Università per arrivare a
impieghi dirigenziali, mentre gli uomini scelgono di fermarsi
e di intraprendere subito la carriera lavorativa senza una laurea
in tasca. A una prima analisi, si deduce che il futuro è
donna: come lo si può interpretare? E' forse un segnale
di "rinuncia" da parte del maschio che, piuttosto che "lottare"
in determinazione con la femmina, si fa da parte?
Skorpio: Ancora una volta, non ritengo che
vi sia alcuna "lotta" tra i generi. Seguiamo tutti semplicemente
le nostre necessità, così come ci appaiono. Le
donne sentono evidentemente la necessità di assumere
ruoli di potere sempre più influenti, gli uomini lo sentono
sempre meno. Non si tratta di vincere o perdere, quanto di trovare
nuovi equilibri in cui si possa essere felici.
NonSoloEros:
La FemDom Era riguarda, come dici tu stesso, solo una parte
del pianeta, quella più evoluta e femminilizzata dei
Paesi come Europa, America del Nord, Australia, Giappone, parte
dell'est Europeo e i centri urbani più globalizzati.
Questo porta allo scontro di visioni differenti della vita tra
quest'area e quei Paesi che hanno una visione ancora maschile
della realtà e della relazione tra generi, al terrorismo,
all'intolleranza. Vedendo la diversità di trattamento
e di valorizzazione della figura femminile, potrebbero essere
proprio le donne straniere immigrate nei Paesi dell'area a comprendere,
ad alzare la testa e fare da ponte tra una cultura maschile
e maschilista verso una femminile e di dialogo?
Skorpio: La profonda divisione che separa il
mondo evoluto e "femminilizzato" da quello più tradizionale
e "maschile" è a parer mio proprio alla base di terribili
fenomeni come il razzismo, la xenofobia, il terrorismo. La diffusione
della multietnicità, della multireligiosità e
delle contaminazioni culturali è indubbiamente un fattore
determinante nella ricerca di un dialogo. Quanto le donne immigrate
in particolare possano farsi interpreti di questo dialogo è
una questione affascinante. Occorre anzitutto capire chi sarà
disposto ad ascoltarle, dall'una e dall'altra parte della barricata.
In un conflitto che non trova vie migliori di aeroplani dirottati,
bombardamenti e kamikaze per confrontarsi, risulta difficile
pensare che la voce di gruppi minoritari, spaesati e a mezza
strada tra due culture possa davvero essere udita. Il Drive
Maschile ed il suo alfiere di guerra, Marte, hanno ancora un
vasto dominio su cui dettare la propria legge.